The Dull Flame of Desire

Son giorni bui, dove il cielo del mio mondo è avvolto in una cortina plumbea che non lascia entrare aria, nè sorrisi e mi priva persino della pioggia lasciandomi solo con un panorama bigio e sempre uguale. Come se tutt'intorno vedessi gli stessi tre metri, che si replicano all'orizzonte fino a sparire in lontananza. Ma anche lì, si certo, sarà tutto uguale.

Son giorni frenetici in cui, m'affanno, corro e faccio cose che non appartengono a un diciottenne. Mi son fatto carico di vite non mie, quasi senz'accorgermene. E quando penso, che molti mi ritengono egocentrico ed egoista, vorrei vederli ora, alla luce dei fatti veri e propri.

Il mio corpo ha dato un nuovo segnale, per avvertirmi di frenare, di ricordarmi della mia Essenza. Dopo i dolori lancinanti allo stomaco, i capelli che se ne vanno, i dolori muscolari, e i forti mal di testa, il nuovo sintomo che soffro quando sono nervoso è la comparsa di piccole pustole sull'interno braccia. Oramai cado a pezzi, ma non so che fare. Il nervosismo che mi prende non è qualcosa che mi sono prefisso, nè che voglio provare, ma che il mio essere emotivo mi soministra puntualmente, in risposta all'ingratitudine che mi circonda.

E mentre penso questo, guardo al domani e vedo ogni giorno uguale, a vivere una vita non mia, tra un fuoco e l'altro, a domare fiamme troppo ardenti a mani nude, per senso del dovere, che mi fa ricordare le parole di una persona a cui tengo "sei un'anima bella", mi disse. [ Dunque, per Schiller, l’anima bella è il culmine e lo scopo sommo dello sviluppo umano. Un’Anima Bella è quella per cui si fondono libertà e necessità, dovere e passione, in modo che una persona così educata possa fidarsi ciecamente delle proprie emozioni, perché quelle emozioni non la indurranno mai a fare nulla che non venga dettato dalla ragione, ndr dal web ] E sebbene pensassi fosse bello, credo che ci debba essere qualcosa...qualcuno.

Già perchè è tempo immemorabile che non trovo niente che mi faccia battere il cuore [apparte la parentesi barcellonese]. Scivolo tra persone tutte uguali, che ti deludono uno dopo l'altra e non ti lasciano neanche il segno d'averle conosciute. E sempre più spesso riguardo indietro a coloro che ho trovato e poi perso. Riguardo le loro Anime e come le adoravo. E spesso mi perdo in rimpianti, troppo amari per tenerli a lungo sulla lingua, ma che ingoiati, t'avvelenano il cuore.

Poi, dal passato, entra quel piccolo sogno, che coltivi in silenzio. Ci parli e senti l'affinità, ti prudono le mani quando scrivi, la tastiera quasi è contenta di vederti appassionato come non lo eri stato da tempo. Senti che forse la Favola si può avverare, mandi a fanculo tutto ciò che avevi deciso di evitare: distanze-storie che potessero sembrare difficili, sulla base di pochi elementi, che però t'hanno fatto vibrare l'anima come una corda di violino. Ma poi crolla tutto e non ci credi. Senti dentro come un piccolo buco nero, all'altezza del cuore, che ti risucchia tutto, lasciandoto così vuoto. E t'aggrappi con le unghie, in questa speranza, di vivere la tua favola. Una speranza durata meno di due ore. Ma ti si spezzano le unghie, quando la Favola stessa, ti lascia là, non ritenendoti degno, senza darti la possibilità, basandosi su dei pixel colorati. E deglutisci a vuoto, quasi non volessi diventare polvere. Senti però che il tuo cuore può provare ancora qualcosa, e in parte sei  grato. Ma in parte ti chiedi, se questo qualcosa verrà mai ricambiato. E riparti con tutti i tuoi sogni d'amore o di forte amicizia, tutte cose che ha solo sognato fin ora. E riguardando la bellezza di quella Favola, non puoi far altro, che scrivere due righe, che speri leggerà e che con una buona dose di romanticismo cronico, speri sempre possa ridarti il tuo "...e vissero sempre felici e contenti"

" in quel Tempio Virtuale
dove il tempo è scandito con precisione elettronica
dove la bellezza e a portata di mouse,
entrai con circospezione, il capo velato,
vidi Te, Dio dell'Amore, intrappolato in un marmo bianco.

M'avvicinai con gl'occhi che morivano di brama
carezzai il panneggio, mentre osavo a malapena reggere il tuo sguardo di statua.
Ma presi a parlarti, parlarti sperando di darti la vita.

E quelle membra di marmo, restavano ferme, gelide ma superbe,
mentre le mie parole calde, ne carezzavano le linee decise.
Posai una mano ancora una volta, in una carezza.

Ti mostrai il mio cuore, aprendomi il petto, in un gesto oramai dimenticato,
ma i tuoi occhi non s'avvicinarono, sebbene il palpito fosse incessante.
Sospirai a fondo, e m'alzai sul piedistallo, scoprendo il capo,
m'avvicinai, pellegrino al tuo volto divino e posai le mie labbra,
sulle gote tue, bianche e immobili.

Respirai a fondo, quel rantolo vitale, che ti avvolgeva e che ti rendeva così simile a Me,
ti sussurrai buonanotte, prima di allontanarmi.
Ma prima d'uscire dal Tempio, corsi ai tuoi piedi ancora una volta,
e fra le dita affusolate, che tanto t'ho lodato, ho piazzato un pezzo d'anima,
strappato con delicatezza, scelto con cura.

L'ho nascosto lì, sperando che un giorno,
quel corpo di marmo e l'anima che vibra dentro,
vengano da Me, per darmi l'Amore più dolce d'Ambrosia,
che rende Dei gl'Uomini, almeno per il tempo d''un bacio.


1 volte dentro te.:

utente anonimo ha detto...

A volte siamo costretti a far buon viso a cattivo gioco, ad indossare quelle che oramai sono abituato a chiamare 'Maschere' . Rivolgere un sorriso invece che un pugno , chinare il capo invece che assestare una capocciata , fingere una risata quando vorresti piangere semplicemente perchè chi ti sta di fronte capisce poco e niente di te . A volte non sai se piangere per l'idiozia della gente o per la tua voglia di essere idiota come gli altri . Talvolta siamo sull'orlo di crisi di nervi e di scazzo , l'attimo dopo abbiamo fra le mani tutta un'analisi dettagliata e rasserenante su di noi . E' il grande problema di coloro che , fortunatamente e/o purtroppo , vivono delle proprie Emozioni , le conoscono e a volte non le controllano perchè si lasciano avvolgere da esse nel momento in cui possono strappare un sorriso . Eh , sì , ci aggrappiamo all'emozione ed al sentimento appena riusciamo a provarlo e poi . . e poi avendo dedicato la nostra anima a qualcuno , questo qualcuno ci delude e allora ci sentiamo Vuoti . Vuoti . Incapaci di qualunque Azione e vuoti perchè chi ci sta di fronte non capisce altro che se stesso , le proprie scarpe , i propri vestiti e la propria Discoteca .

Eppure cerchiamo solo un'Emozione . Bè , tanti 'auguri' Aldo e pure a me .



Simone

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The Dull Flame of Desire

venerdì 5 settembre 2008

Son giorni bui, dove il cielo del mio mondo è avvolto in una cortina plumbea che non lascia entrare aria, nè sorrisi e mi priva persino della pioggia lasciandomi solo con un panorama bigio e sempre uguale. Come se tutt'intorno vedessi gli stessi tre metri, che si replicano all'orizzonte fino a sparire in lontananza. Ma anche lì, si certo, sarà tutto uguale.

Son giorni frenetici in cui, m'affanno, corro e faccio cose che non appartengono a un diciottenne. Mi son fatto carico di vite non mie, quasi senz'accorgermene. E quando penso, che molti mi ritengono egocentrico ed egoista, vorrei vederli ora, alla luce dei fatti veri e propri.

Il mio corpo ha dato un nuovo segnale, per avvertirmi di frenare, di ricordarmi della mia Essenza. Dopo i dolori lancinanti allo stomaco, i capelli che se ne vanno, i dolori muscolari, e i forti mal di testa, il nuovo sintomo che soffro quando sono nervoso è la comparsa di piccole pustole sull'interno braccia. Oramai cado a pezzi, ma non so che fare. Il nervosismo che mi prende non è qualcosa che mi sono prefisso, nè che voglio provare, ma che il mio essere emotivo mi soministra puntualmente, in risposta all'ingratitudine che mi circonda.

E mentre penso questo, guardo al domani e vedo ogni giorno uguale, a vivere una vita non mia, tra un fuoco e l'altro, a domare fiamme troppo ardenti a mani nude, per senso del dovere, che mi fa ricordare le parole di una persona a cui tengo "sei un'anima bella", mi disse. [ Dunque, per Schiller, l’anima bella è il culmine e lo scopo sommo dello sviluppo umano. Un’Anima Bella è quella per cui si fondono libertà e necessità, dovere e passione, in modo che una persona così educata possa fidarsi ciecamente delle proprie emozioni, perché quelle emozioni non la indurranno mai a fare nulla che non venga dettato dalla ragione, ndr dal web ] E sebbene pensassi fosse bello, credo che ci debba essere qualcosa...qualcuno.

Già perchè è tempo immemorabile che non trovo niente che mi faccia battere il cuore [apparte la parentesi barcellonese]. Scivolo tra persone tutte uguali, che ti deludono uno dopo l'altra e non ti lasciano neanche il segno d'averle conosciute. E sempre più spesso riguardo indietro a coloro che ho trovato e poi perso. Riguardo le loro Anime e come le adoravo. E spesso mi perdo in rimpianti, troppo amari per tenerli a lungo sulla lingua, ma che ingoiati, t'avvelenano il cuore.

Poi, dal passato, entra quel piccolo sogno, che coltivi in silenzio. Ci parli e senti l'affinità, ti prudono le mani quando scrivi, la tastiera quasi è contenta di vederti appassionato come non lo eri stato da tempo. Senti che forse la Favola si può avverare, mandi a fanculo tutto ciò che avevi deciso di evitare: distanze-storie che potessero sembrare difficili, sulla base di pochi elementi, che però t'hanno fatto vibrare l'anima come una corda di violino. Ma poi crolla tutto e non ci credi. Senti dentro come un piccolo buco nero, all'altezza del cuore, che ti risucchia tutto, lasciandoto così vuoto. E t'aggrappi con le unghie, in questa speranza, di vivere la tua favola. Una speranza durata meno di due ore. Ma ti si spezzano le unghie, quando la Favola stessa, ti lascia là, non ritenendoti degno, senza darti la possibilità, basandosi su dei pixel colorati. E deglutisci a vuoto, quasi non volessi diventare polvere. Senti però che il tuo cuore può provare ancora qualcosa, e in parte sei  grato. Ma in parte ti chiedi, se questo qualcosa verrà mai ricambiato. E riparti con tutti i tuoi sogni d'amore o di forte amicizia, tutte cose che ha solo sognato fin ora. E riguardando la bellezza di quella Favola, non puoi far altro, che scrivere due righe, che speri leggerà e che con una buona dose di romanticismo cronico, speri sempre possa ridarti il tuo "...e vissero sempre felici e contenti"

" in quel Tempio Virtuale
dove il tempo è scandito con precisione elettronica
dove la bellezza e a portata di mouse,
entrai con circospezione, il capo velato,
vidi Te, Dio dell'Amore, intrappolato in un marmo bianco.

M'avvicinai con gl'occhi che morivano di brama
carezzai il panneggio, mentre osavo a malapena reggere il tuo sguardo di statua.
Ma presi a parlarti, parlarti sperando di darti la vita.

E quelle membra di marmo, restavano ferme, gelide ma superbe,
mentre le mie parole calde, ne carezzavano le linee decise.
Posai una mano ancora una volta, in una carezza.

Ti mostrai il mio cuore, aprendomi il petto, in un gesto oramai dimenticato,
ma i tuoi occhi non s'avvicinarono, sebbene il palpito fosse incessante.
Sospirai a fondo, e m'alzai sul piedistallo, scoprendo il capo,
m'avvicinai, pellegrino al tuo volto divino e posai le mie labbra,
sulle gote tue, bianche e immobili.

Respirai a fondo, quel rantolo vitale, che ti avvolgeva e che ti rendeva così simile a Me,
ti sussurrai buonanotte, prima di allontanarmi.
Ma prima d'uscire dal Tempio, corsi ai tuoi piedi ancora una volta,
e fra le dita affusolate, che tanto t'ho lodato, ho piazzato un pezzo d'anima,
strappato con delicatezza, scelto con cura.

L'ho nascosto lì, sperando che un giorno,
quel corpo di marmo e l'anima che vibra dentro,
vengano da Me, per darmi l'Amore più dolce d'Ambrosia,
che rende Dei gl'Uomini, almeno per il tempo d''un bacio.


1 commenti:

utente anonimo ha detto...

A volte siamo costretti a far buon viso a cattivo gioco, ad indossare quelle che oramai sono abituato a chiamare 'Maschere' . Rivolgere un sorriso invece che un pugno , chinare il capo invece che assestare una capocciata , fingere una risata quando vorresti piangere semplicemente perchè chi ti sta di fronte capisce poco e niente di te . A volte non sai se piangere per l'idiozia della gente o per la tua voglia di essere idiota come gli altri . Talvolta siamo sull'orlo di crisi di nervi e di scazzo , l'attimo dopo abbiamo fra le mani tutta un'analisi dettagliata e rasserenante su di noi . E' il grande problema di coloro che , fortunatamente e/o purtroppo , vivono delle proprie Emozioni , le conoscono e a volte non le controllano perchè si lasciano avvolgere da esse nel momento in cui possono strappare un sorriso . Eh , sì , ci aggrappiamo all'emozione ed al sentimento appena riusciamo a provarlo e poi . . e poi avendo dedicato la nostra anima a qualcuno , questo qualcuno ci delude e allora ci sentiamo Vuoti . Vuoti . Incapaci di qualunque Azione e vuoti perchè chi ci sta di fronte non capisce altro che se stesso , le proprie scarpe , i propri vestiti e la propria Discoteca .

Eppure cerchiamo solo un'Emozione . Bè , tanti 'auguri' Aldo e pure a me .



Simone

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