E/state via da me.



Un banner di facebook mi ha letteralmente fatto venire i brividi; parlava di un film, "sul mare" che veniva presentato come una dichirazione d'amore all'estate. Ho avuto proprio un groppo in gola, come varie mani che mi si serravano attorno al collo, il respiro che mi moriva in gola mente leggevo quella parola. Non ci riesco a pensare; immagino come ogni anno a quanto odierò quella stramaledetta stagione e spero solo che gli impegni universitari me la riempiano come minimo come l'anno scorso. E' strano, rispetto a prima provo un discreto piacere nell'avvertire l'aria asciutta, ma è come se fosse un preludio ad un dolore, al dover rinunciarvi. Sento che nella gabbia che mi sono scelto, le sbarre mi precluderanno tutto ciò che d'estate si avvicina. Che la vedrò scivolare via, debilitandomi e mettendomi alla prova. Ma forse è tutta conseguenze di come mi sento in queste due ultime settimane. Quasi mi sento vuoto, come se non riuscissi mai a cambiare la mia vita e ne fossi diventato improvvisamente consapevole; vedo tutti i giorni susseguirsi, almeno per me uguali, legati a ciò che devo essere e a ciò che devo fare. Non vedo sprazzi di luce, solo lunghi tunnel bui e anfratti umidicci. Non vedo nessuna falla nella monotonia che quotidianamente mi intrappola. Sento sempre, forte, insistente, quel desiderio di scappare e di prendere il volo per sempre. Di chiudermi a riccio per sempre, sempre, sempre.

E non riesco nemmeno più a scrivere ora. Ripeto solo una frase che mi commentarono nel blog, che veramente trovai meravigliosa.

"A volte scappare è la scelta più coraggiosa"

3 volte dentro te.:

Love_Artist ha detto...

Scappare non è una scelta..scappare è un obbligo! Di quelli vinconcolanti per sentirti ancora VIVO!

Love_Artist ha detto...

Scappare non è una scelta..scappare è un obbligo! Di quelli vincolanti per sentirsi ancora VIVI!

utente anonimo ha detto...

Caro Aldo, scappare non è mai la soluzione giusta, perchè qualunque cosa ti porti dentro, che sia solitudine o semplice lunaticità passeggera, verrà con te ovunque andrai. Piuttosto se hai qualche problema affrontalo di petto, se senti le tue giornate vuote e uguali, fai qualcosa che non hai mai fatto prima per riempirle e renderle uniche. E poi che cosa vuol dire "quello che devo essere"? Ognuno di noi è soltanto quello che è, non si può nè si deve cambiare per soddisfare le aspettative degli altri! Non sarebbe giusto nè per te, nè per gli altri negare la conoscienza del tuo vero modo di essere, nascondendosi dietro una maschera.La tua compagna di uni Rita

Posta un commento

E/state via da me.

martedì 16 marzo 2010



Un banner di facebook mi ha letteralmente fatto venire i brividi; parlava di un film, "sul mare" che veniva presentato come una dichirazione d'amore all'estate. Ho avuto proprio un groppo in gola, come varie mani che mi si serravano attorno al collo, il respiro che mi moriva in gola mente leggevo quella parola. Non ci riesco a pensare; immagino come ogni anno a quanto odierò quella stramaledetta stagione e spero solo che gli impegni universitari me la riempiano come minimo come l'anno scorso. E' strano, rispetto a prima provo un discreto piacere nell'avvertire l'aria asciutta, ma è come se fosse un preludio ad un dolore, al dover rinunciarvi. Sento che nella gabbia che mi sono scelto, le sbarre mi precluderanno tutto ciò che d'estate si avvicina. Che la vedrò scivolare via, debilitandomi e mettendomi alla prova. Ma forse è tutta conseguenze di come mi sento in queste due ultime settimane. Quasi mi sento vuoto, come se non riuscissi mai a cambiare la mia vita e ne fossi diventato improvvisamente consapevole; vedo tutti i giorni susseguirsi, almeno per me uguali, legati a ciò che devo essere e a ciò che devo fare. Non vedo sprazzi di luce, solo lunghi tunnel bui e anfratti umidicci. Non vedo nessuna falla nella monotonia che quotidianamente mi intrappola. Sento sempre, forte, insistente, quel desiderio di scappare e di prendere il volo per sempre. Di chiudermi a riccio per sempre, sempre, sempre.

E non riesco nemmeno più a scrivere ora. Ripeto solo una frase che mi commentarono nel blog, che veramente trovai meravigliosa.

"A volte scappare è la scelta più coraggiosa"

3 commenti:

Love_Artist ha detto...

Scappare non è una scelta..scappare è un obbligo! Di quelli vinconcolanti per sentirti ancora VIVO!

Love_Artist ha detto...

Scappare non è una scelta..scappare è un obbligo! Di quelli vincolanti per sentirsi ancora VIVI!

utente anonimo ha detto...

Caro Aldo, scappare non è mai la soluzione giusta, perchè qualunque cosa ti porti dentro, che sia solitudine o semplice lunaticità passeggera, verrà con te ovunque andrai. Piuttosto se hai qualche problema affrontalo di petto, se senti le tue giornate vuote e uguali, fai qualcosa che non hai mai fatto prima per riempirle e renderle uniche. E poi che cosa vuol dire "quello che devo essere"? Ognuno di noi è soltanto quello che è, non si può nè si deve cambiare per soddisfare le aspettative degli altri! Non sarebbe giusto nè per te, nè per gli altri negare la conoscienza del tuo vero modo di essere, nascondendosi dietro una maschera.La tua compagna di uni Rita

Posta un commento