And Andy you're a star.

Il calore degli autobus della Sita è così dolce. Ti soffoca quasi, puzza di motore, ti carezza e lentamente ti avvolge, entrandoti nelle ossa che ti senti avvampare. Non è un calore violento, ma come un abbraccio opprimente.
E poi c'è la mia sciarpa di lana, enorme, che mi si aggrappa al collo morbidamente. Chissà magari un giorno sarò "maturo", come dicono molti, e mi basterà questo per sentirmi amato.

Alla mia sinistra il mondo corre fuori dal finestrino. Io adoro stare in auto, specialmente in autostrade e tangenziali e soprattutto alla sera o al mattino presto. Il moto della macchina o, come in questo caso, del pullman, mi culla così bene. Sento già il sonno, figurarsi. Ed in effetti la mia dimensione onirica sta diventando così dannatamente attraente. E' come un periodo fa, quando andavo a dormire con un sottile senso di eccitazione. Come il più banale degli eroi di una saga fantasy, mi addormentavo e vivevo sogni felici, sogni d'oro. Mi ricordo la trama appena sveglio, ma poi mi scivola via man mano che il giorno avanza. E quei sogni sono così belli. Mi ricordo di giornate in cui mi svegliavo nel mio lettone, ridendo. Ridendo di gusto, liberamente, senza preoccuparmi della mia risata brutta, delle pieghe della mia faccia. Sguaiato, sentivo quasi i polmoni riinnovarsi a furia di risate. Le lacrime agli occhi. Un senso di leggerezza brioso, che mi vorticava dentro. Ricordo di essermi svegliato e di essere tornato a dormire, nelle ultime ore di sonno, per poter continuare il sogno. E ci sono riuscito.  Ma ricordo il terrore, quella fitta di panico nel momento in cui mi sono reso conto che ero sveglio. Ho affondato la testa nel cuscino, paraonico, spingendo come per rientrare lì, dove ero poco prima, dove ero felice. Premevo il viso, sconvolto, contro il cuscino, sperando che si aprisse per tornare nel mondo fuggevole fatto di risate e crepapelle.

Che buffo, ora sto parlando con una delle poche persone che mi abbia fatto ricordare che in petto ho un cuore non del tutto incompatibile con gli altri esseri umani. Siamo su fb ed è strano il fatto che il languore dei ricordi mi stia prendendo come non succedeva da tempo. E' sempre così con me. Scrivo sempre tanto in chat, sono logorroico anche virtualmente ( ora Silvio non crederà a quello che legge ). Parliamo della tua nuova vita e di chi ti scalda il cuore adesso, il tuo nuovo ragazzo.

Ti somiglia molto.

Non è vero! Io sono più bello!

n quella foto non tanto

ma in altre si


e non hai idea di quando ti assomigli in certe espressioni che fa a volte.


Chiaramente non voglio intendere che ogni volta che lo vedo penso a te




solo che a volte un po' mi ricorda te










Questo ti piacerebbe molto







lo sai che è così.


del resto mi hai capito tanto in poco tempo, non posso fare finta.





Ti ho capito tanto in poco tempo, eh?









magari non te l'ho mai detto.





Non me l'hai mai detto, ma mi è sempre piaciuto credere che fosse cosi


Se non ci fosse stata la mia stupida ansia da partenza precoce, avremmo avuto qualcosa di più





Non ti ho detto molte cose, credo.



Tu volevi che le cose andassero nel giusto modo anche se la situazione era particolare, a me sembra che ti comportassi come si deve


Non mi hai detto delle cose?
 






io non sapevo come accettare il fatto che per una volta che mi sarei voluto buttare, non potevo. Che per una volta che potevo perdere il controllo, non potevo. E poi non sapevo accettare che io di te invece non ho mai capito molto.


è ovvio che non ti abbia detto delle cose. ma magari non me le sono dette nemmeno a me e solo ora pensandoci mi tornano in mente.
 






Eh vabbè è andata cosi.



come sei fatalista.






[...]


Mi sentivo importante. Per una volta.



Tu sei importante. Sempre e comunque


Ho il ricordo di una persona stupenda.

<unsaid> come vorrei poterti credere </unsaid>


Vedo Gesù. sono arrivato a Fisciano.
Buongiorno Aldo.


1 volte dentro te.:

utente anonimo ha detto...

[Scrivo sempre tanto in chat, sono logorroico anche virtualmente]

Continuo a non crederci...

Posta un commento

And Andy you're a star.

martedì 18 gennaio 2011

Il calore degli autobus della Sita è così dolce. Ti soffoca quasi, puzza di motore, ti carezza e lentamente ti avvolge, entrandoti nelle ossa che ti senti avvampare. Non è un calore violento, ma come un abbraccio opprimente.
E poi c'è la mia sciarpa di lana, enorme, che mi si aggrappa al collo morbidamente. Chissà magari un giorno sarò "maturo", come dicono molti, e mi basterà questo per sentirmi amato.

Alla mia sinistra il mondo corre fuori dal finestrino. Io adoro stare in auto, specialmente in autostrade e tangenziali e soprattutto alla sera o al mattino presto. Il moto della macchina o, come in questo caso, del pullman, mi culla così bene. Sento già il sonno, figurarsi. Ed in effetti la mia dimensione onirica sta diventando così dannatamente attraente. E' come un periodo fa, quando andavo a dormire con un sottile senso di eccitazione. Come il più banale degli eroi di una saga fantasy, mi addormentavo e vivevo sogni felici, sogni d'oro. Mi ricordo la trama appena sveglio, ma poi mi scivola via man mano che il giorno avanza. E quei sogni sono così belli. Mi ricordo di giornate in cui mi svegliavo nel mio lettone, ridendo. Ridendo di gusto, liberamente, senza preoccuparmi della mia risata brutta, delle pieghe della mia faccia. Sguaiato, sentivo quasi i polmoni riinnovarsi a furia di risate. Le lacrime agli occhi. Un senso di leggerezza brioso, che mi vorticava dentro. Ricordo di essermi svegliato e di essere tornato a dormire, nelle ultime ore di sonno, per poter continuare il sogno. E ci sono riuscito.  Ma ricordo il terrore, quella fitta di panico nel momento in cui mi sono reso conto che ero sveglio. Ho affondato la testa nel cuscino, paraonico, spingendo come per rientrare lì, dove ero poco prima, dove ero felice. Premevo il viso, sconvolto, contro il cuscino, sperando che si aprisse per tornare nel mondo fuggevole fatto di risate e crepapelle.

Che buffo, ora sto parlando con una delle poche persone che mi abbia fatto ricordare che in petto ho un cuore non del tutto incompatibile con gli altri esseri umani. Siamo su fb ed è strano il fatto che il languore dei ricordi mi stia prendendo come non succedeva da tempo. E' sempre così con me. Scrivo sempre tanto in chat, sono logorroico anche virtualmente ( ora Silvio non crederà a quello che legge ). Parliamo della tua nuova vita e di chi ti scalda il cuore adesso, il tuo nuovo ragazzo.

Ti somiglia molto.

Non è vero! Io sono più bello!

n quella foto non tanto

ma in altre si


e non hai idea di quando ti assomigli in certe espressioni che fa a volte.


Chiaramente non voglio intendere che ogni volta che lo vedo penso a te




solo che a volte un po' mi ricorda te










Questo ti piacerebbe molto







lo sai che è così.


del resto mi hai capito tanto in poco tempo, non posso fare finta.





Ti ho capito tanto in poco tempo, eh?









magari non te l'ho mai detto.





Non me l'hai mai detto, ma mi è sempre piaciuto credere che fosse cosi


Se non ci fosse stata la mia stupida ansia da partenza precoce, avremmo avuto qualcosa di più





Non ti ho detto molte cose, credo.



Tu volevi che le cose andassero nel giusto modo anche se la situazione era particolare, a me sembra che ti comportassi come si deve


Non mi hai detto delle cose?
 






io non sapevo come accettare il fatto che per una volta che mi sarei voluto buttare, non potevo. Che per una volta che potevo perdere il controllo, non potevo. E poi non sapevo accettare che io di te invece non ho mai capito molto.


è ovvio che non ti abbia detto delle cose. ma magari non me le sono dette nemmeno a me e solo ora pensandoci mi tornano in mente.
 






Eh vabbè è andata cosi.



come sei fatalista.






[...]


Mi sentivo importante. Per una volta.



Tu sei importante. Sempre e comunque


Ho il ricordo di una persona stupenda.

<unsaid> come vorrei poterti credere </unsaid>


Vedo Gesù. sono arrivato a Fisciano.
Buongiorno Aldo.


1 commenti:

utente anonimo ha detto...

[Scrivo sempre tanto in chat, sono logorroico anche virtualmente]

Continuo a non crederci...

Posta un commento