you'll be my constant (cit.)


Incredibile quanto una serie tv che viene cancellata per bassi ascolti, riesca a farti riflettere così tanto.
Lux lo dice chiaro. Ci sono amici e parenti, che sono le nostre costanti. Anzi, che dovrebbero esserlo. Dovrebbero esserlo dovunque noi andiamo, dovunque la vita ci porti. Qualsiasi cosa facciamo, qualsiasi scelta prendiamo. Dovremmo sapere che anche se le cose cambiassero, se il tempo ci scappasse tra le mani e modificasse tutto, loro non cambierebbero mai. Che sarebbero lì ad aprirti la porta, ad ascoltarti se vuoi raccontargli cosa è successo a dirti che ce la farai o a dirti che è meglio lasciar perdere. E stasera è questo che mi ballonzola in testa.
Io ho costanti? Il mondo ne ha: la velocità della luce, la forza di gravità. Il mondo, l'universo hanno le proprie costanti ma io? Io cosa ho di costante? E perché proprio io che cerco costanti da sempre, non ne ho? Escludendo il discorso famiglia, riflettevo poco fa, sotto la doccia, che una delle cose belle è tipo avere amici di vecchia data. Persone che hanno condiviso con te tanto del tuo percoso, che ci sono stati quando sei stato innamoarto e poi lasciato, quando ti sei rotto un braccio scivolando, quando hai preso la patente, quando hai fatto diciott'anni. Persone che possono dire aglia ltri come eri brutto con l'acne, quanto eri un secchione a scuola e cazzate di questo genere. Io negli ultimi due anni ho perso le persone che erano i miei amici di vecchia data, diciamo. Forse è perché abbiamo preso due strade diverse, perché vediamo il mondo in modo diverso e ora quando le guardo tramite facebook mi domando "Ma questa era una delle mie migliori amiche?" e non so se sono io che sono cambiato troppo o loro. O entrambi, forse? Ma tant'è, che tanti ricordi ora non potrò condividerli con altri. E' come se ogni volta che andrò da qualche parte, non avrò una memoria comune. Avrò i miei ricordi e non ci sarà nessuno che vi partecipi. E' brutto, ma è così.
A rifletterci credo che sia un treno che è passato, quello degli amici. Oramai è tardi. E' come quando nei film americani formano le squadre e rimane quello fuori... una roba così. Io son rimasto fuori. Gli altri hanno i loro amici di vecchia data, oramai è troppo tardi per me. Non è tanto autocommiserazione, quando una riflessione. Questa cosa del dover essere così autosufficente mi ucciderà, lo so. Non perché non lo sia, o perché non lo voglia essere... semplicemente vorrei ricordarmi certe sensazioni, poter avere qualche punto fermo. Qualche costante. Qualcuno con cui avere foto imbarazzanti di vecchi capodanni, che sia venuto con me a vedere film orrendi o che mi abbia prestato un libro che poi ho amato. Qualcuno che ci sia, per me. Magari è la mancaza di questo, che mi fa venire voglia di una relazione... la speranza di riempire in qualche modo tutto questo. Sapete, io odio Lux in Life Unexpected, come dicevo già... ma l'ho capita un po' meglio. Eppure lei c'è l'ha fatta. In due sole stagioni, eh.
Sono le tre e io domattina volevo svegliarmi ad un orario decente per studiare qualcosa. Ma ho bisogno di distrarmi, vedrò una puntata di How I Met Your Mother. Sì, questa cosa delle sitcom ha l'aspetto positivo di tenere la mia mente sconnessa per venti minuti circa.
Buonanotte, passo e chiudo.

1 volte dentro te.:

Love_Artist ha detto...

...so cosa vuoi dire anche se non ho mai trovato le parole per esprimere questo diagio. Ero troppo occupato a far finta d'esser felice.

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you'll be my constant (cit.)

venerdì 29 aprile 2011


Incredibile quanto una serie tv che viene cancellata per bassi ascolti, riesca a farti riflettere così tanto.
Lux lo dice chiaro. Ci sono amici e parenti, che sono le nostre costanti. Anzi, che dovrebbero esserlo. Dovrebbero esserlo dovunque noi andiamo, dovunque la vita ci porti. Qualsiasi cosa facciamo, qualsiasi scelta prendiamo. Dovremmo sapere che anche se le cose cambiassero, se il tempo ci scappasse tra le mani e modificasse tutto, loro non cambierebbero mai. Che sarebbero lì ad aprirti la porta, ad ascoltarti se vuoi raccontargli cosa è successo a dirti che ce la farai o a dirti che è meglio lasciar perdere. E stasera è questo che mi ballonzola in testa.
Io ho costanti? Il mondo ne ha: la velocità della luce, la forza di gravità. Il mondo, l'universo hanno le proprie costanti ma io? Io cosa ho di costante? E perché proprio io che cerco costanti da sempre, non ne ho? Escludendo il discorso famiglia, riflettevo poco fa, sotto la doccia, che una delle cose belle è tipo avere amici di vecchia data. Persone che hanno condiviso con te tanto del tuo percoso, che ci sono stati quando sei stato innamoarto e poi lasciato, quando ti sei rotto un braccio scivolando, quando hai preso la patente, quando hai fatto diciott'anni. Persone che possono dire aglia ltri come eri brutto con l'acne, quanto eri un secchione a scuola e cazzate di questo genere. Io negli ultimi due anni ho perso le persone che erano i miei amici di vecchia data, diciamo. Forse è perché abbiamo preso due strade diverse, perché vediamo il mondo in modo diverso e ora quando le guardo tramite facebook mi domando "Ma questa era una delle mie migliori amiche?" e non so se sono io che sono cambiato troppo o loro. O entrambi, forse? Ma tant'è, che tanti ricordi ora non potrò condividerli con altri. E' come se ogni volta che andrò da qualche parte, non avrò una memoria comune. Avrò i miei ricordi e non ci sarà nessuno che vi partecipi. E' brutto, ma è così.
A rifletterci credo che sia un treno che è passato, quello degli amici. Oramai è tardi. E' come quando nei film americani formano le squadre e rimane quello fuori... una roba così. Io son rimasto fuori. Gli altri hanno i loro amici di vecchia data, oramai è troppo tardi per me. Non è tanto autocommiserazione, quando una riflessione. Questa cosa del dover essere così autosufficente mi ucciderà, lo so. Non perché non lo sia, o perché non lo voglia essere... semplicemente vorrei ricordarmi certe sensazioni, poter avere qualche punto fermo. Qualche costante. Qualcuno con cui avere foto imbarazzanti di vecchi capodanni, che sia venuto con me a vedere film orrendi o che mi abbia prestato un libro che poi ho amato. Qualcuno che ci sia, per me. Magari è la mancaza di questo, che mi fa venire voglia di una relazione... la speranza di riempire in qualche modo tutto questo. Sapete, io odio Lux in Life Unexpected, come dicevo già... ma l'ho capita un po' meglio. Eppure lei c'è l'ha fatta. In due sole stagioni, eh.
Sono le tre e io domattina volevo svegliarmi ad un orario decente per studiare qualcosa. Ma ho bisogno di distrarmi, vedrò una puntata di How I Met Your Mother. Sì, questa cosa delle sitcom ha l'aspetto positivo di tenere la mia mente sconnessa per venti minuti circa.
Buonanotte, passo e chiudo.

1 commenti:

Love_Artist ha detto...

...so cosa vuoi dire anche se non ho mai trovato le parole per esprimere questo diagio. Ero troppo occupato a far finta d'esser felice.

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