Cipolle e letti sfatti.
- venerdì 23 marzo 2012
Prima parentesi: se l'anno prossimo mi danno nuovamente un'abitazione che affaccia sulla mensa, brucio vivo tutta l'ADISU. Non si può aprire la finestra e avere l'odore di cipolla soffritta alle 8:54. È vero che io mangerei tipo una genovese anche tra dieci minuti, ma a tutto c'è un limite.
Ad ogni modo, mi rendo sempre più conto di quanto io non sia capace a sopportare il silenzio. Tipo ora mi sono svegliato e devo andare a fare una doccia, dopo aver rimesso un po' d'ordine a casa. Ed ecco, non mi va assolutamente a genio l'idea di farlo in silenzio e la prima cosa che ho fatto è accendere il pc per mettere musica, telefilm, qualcosa di sottofondo. A volte credo che sia l'eco dei miei pensiero che cerco di soffocare.
Tu intanto mi manchi. E se sapessi che tragedia è stata questa storia di pasqua. Avrei speso tre volte quello che ho speso per vederti con la faccia sgranata davanti la mia sorpresa. E invece niente. Tu le sorprese invece non le sai fare. Muori dalla voglia di dirmi che stai facendo, oramai ti conosco. Ma sei adorabile pure così. Solo, non darmi cose tue. Lo so lo fai senza malizia, però è sempre stato nella mia vita: ho sempre avuto cose usate o di seconda scelta. Ovviamente io questa cosa non te la riesco a dire, potrei sembrare viziato in questa richiesta... ma semplicemente è che avere per una volta una cosa bella, nuova e tutta mia sembrava un sogno. E invece ora mi sento anche in colpa per averti detto "no". Alla fine mi sa che farò finta di niente. Così non spendi soldi, come è giusto che sia e il mio piccolo capriccio non sarà assecondato. Come forse è giusto che sia.
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Cipolle e letti sfatti.
venerdì 23 marzo 2012 by Solodallamente
Prima parentesi: se l'anno prossimo mi danno nuovamente un'abitazione che affaccia sulla mensa, brucio vivo tutta l'ADISU. Non si può aprire la finestra e avere l'odore di cipolla soffritta alle 8:54. È vero che io mangerei tipo una genovese anche tra dieci minuti, ma a tutto c'è un limite.
Ad ogni modo, mi rendo sempre più conto di quanto io non sia capace a sopportare il silenzio. Tipo ora mi sono svegliato e devo andare a fare una doccia, dopo aver rimesso un po' d'ordine a casa. Ed ecco, non mi va assolutamente a genio l'idea di farlo in silenzio e la prima cosa che ho fatto è accendere il pc per mettere musica, telefilm, qualcosa di sottofondo. A volte credo che sia l'eco dei miei pensiero che cerco di soffocare.
Tu intanto mi manchi. E se sapessi che tragedia è stata questa storia di pasqua. Avrei speso tre volte quello che ho speso per vederti con la faccia sgranata davanti la mia sorpresa. E invece niente. Tu le sorprese invece non le sai fare. Muori dalla voglia di dirmi che stai facendo, oramai ti conosco. Ma sei adorabile pure così. Solo, non darmi cose tue. Lo so lo fai senza malizia, però è sempre stato nella mia vita: ho sempre avuto cose usate o di seconda scelta. Ovviamente io questa cosa non te la riesco a dire, potrei sembrare viziato in questa richiesta... ma semplicemente è che avere per una volta una cosa bella, nuova e tutta mia sembrava un sogno. E invece ora mi sento anche in colpa per averti detto "no". Alla fine mi sa che farò finta di niente. Così non spendi soldi, come è giusto che sia e il mio piccolo capriccio non sarà assecondato. Come forse è giusto che sia.
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