Ero sceso da quelle scale,
l'asfalto batteva sotto le suole stanche
bagnate dalla pioggia agonizzante,
che dalla notte straziante urlava ai cigli.
E t'ho vista, Tentazione.
T'ho rivista, chè già una volta eri nei miei occhi.
Ti ho annusato, Peccato mio.
E come una prede ingenua,
mi son gettato nella trappola.
E te, Belva Velenosa, hai iniziato a tagliarmi la strada,
a girarmi in torno, con gli occhi e con il corpo,
mentre fingevi distrazione.
L'odore dei tuoi capelli,
mi ballava nel naso sensuale,
la bellezza delle tue mani
stimolava la mia libidine.
E mentre la tua pelle, correva attorno alla mia
e i miei occhi, ti seguivano rapiti.
Un battito impaurita impazzava nel mio petto.
E un sorriso, nato da un sogno, aleggiava sul mio viso di preda.
Ma, arrivato l'autobus, la caccia è terminata.
Non è mai iniziata forse?
Saliti siamo, e vicini ho spinto il Fato a lasciarci.
Tra le persone ingenue, che assistevano a quest'incontro,
cui nemmeno te sapevi di aver preso parte,
cercavo i tuoi occhi, il tuo contatto,
in ogni piccola frenata, in ogni spostamento.
E mentre il tuo profumo mi prendeva la testa tra le mani,
te mi guardavi talvolta indifferente, sebbene m'hai cercato con quegl'occhi.
Veloce, la felicità è andata come è venuta,
il sogno s'è rotto, come era nato.
Non c'è speranza, per Me.
Scesa la fermata, gli occhi cerco ancora una volta, oltre il vetro.
Ma non ti vedo, e piango sotto la pioggia dell'anima mia.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Caccia.
mercoledì 17 settembre 2008 by Solodallamente
Ero sceso da quelle scale,
l'asfalto batteva sotto le suole stanche
bagnate dalla pioggia agonizzante,
che dalla notte straziante urlava ai cigli.
E t'ho vista, Tentazione.
T'ho rivista, chè già una volta eri nei miei occhi.
Ti ho annusato, Peccato mio.
E come una prede ingenua,
mi son gettato nella trappola.
E te, Belva Velenosa, hai iniziato a tagliarmi la strada,
a girarmi in torno, con gli occhi e con il corpo,
mentre fingevi distrazione.
L'odore dei tuoi capelli,
mi ballava nel naso sensuale,
la bellezza delle tue mani
stimolava la mia libidine.
E mentre la tua pelle, correva attorno alla mia
e i miei occhi, ti seguivano rapiti.
Un battito impaurita impazzava nel mio petto.
E un sorriso, nato da un sogno, aleggiava sul mio viso di preda.
Ma, arrivato l'autobus, la caccia è terminata.
Non è mai iniziata forse?
Saliti siamo, e vicini ho spinto il Fato a lasciarci.
Tra le persone ingenue, che assistevano a quest'incontro,
cui nemmeno te sapevi di aver preso parte,
cercavo i tuoi occhi, il tuo contatto,
in ogni piccola frenata, in ogni spostamento.
E mentre il tuo profumo mi prendeva la testa tra le mani,
te mi guardavi talvolta indifferente, sebbene m'hai cercato con quegl'occhi.
Veloce, la felicità è andata come è venuta,
il sogno s'è rotto, come era nato.
Non c'è speranza, per Me.
Scesa la fermata, gli occhi cerco ancora una volta, oltre il vetro.
Ma non ti vedo, e piango sotto la pioggia dell'anima mia.
l'asfalto batteva sotto le suole stanche
bagnate dalla pioggia agonizzante,
che dalla notte straziante urlava ai cigli.
E t'ho vista, Tentazione.
T'ho rivista, chè già una volta eri nei miei occhi.
Ti ho annusato, Peccato mio.
E come una prede ingenua,
mi son gettato nella trappola.
E te, Belva Velenosa, hai iniziato a tagliarmi la strada,
a girarmi in torno, con gli occhi e con il corpo,
mentre fingevi distrazione.
L'odore dei tuoi capelli,
mi ballava nel naso sensuale,
la bellezza delle tue mani
stimolava la mia libidine.
E mentre la tua pelle, correva attorno alla mia
e i miei occhi, ti seguivano rapiti.
Un battito impaurita impazzava nel mio petto.
E un sorriso, nato da un sogno, aleggiava sul mio viso di preda.
Ma, arrivato l'autobus, la caccia è terminata.
Non è mai iniziata forse?
Saliti siamo, e vicini ho spinto il Fato a lasciarci.
Tra le persone ingenue, che assistevano a quest'incontro,
cui nemmeno te sapevi di aver preso parte,
cercavo i tuoi occhi, il tuo contatto,
in ogni piccola frenata, in ogni spostamento.
E mentre il tuo profumo mi prendeva la testa tra le mani,
te mi guardavi talvolta indifferente, sebbene m'hai cercato con quegl'occhi.
Veloce, la felicità è andata come è venuta,
il sogno s'è rotto, come era nato.
Non c'è speranza, per Me.
Scesa la fermata, gli occhi cerco ancora una volta, oltre il vetro.
Ma non ti vedo, e piango sotto la pioggia dell'anima mia.
1 commenti:
- lily91 ha detto...
-
giovedì, 18 settembre, 2008
-
._.
tesoro ma che bei commenti
che mi lasci sul blog! xD
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 volte dentro te.:
._.
tesoro ma che bei commenti
che mi lasci sul blog! xD
Posta un commento