No.
- martedì 6 gennaio 2009
Ecco il primo post dell'anno nuovo.
Non V'aspettate niente di nuovo, le cose scorrono alla stessa maniera.
Ieri è stata una giornata che ha messo a dura prova i miei nervi. Sinceramente, sono sorpreso di essere sopravissuto abbastanza. Eppure, non è andato niente come avrei voluto ieri, tranne una cosa sola. Forse alla fine, quella più importante.
Ho sentito per la prima volta il piacere di guidare ieri. Mi sentivo così libero. Era come se finalmente vedessi una via di fuga. Eppure so che è un'illusione. Illusione che già oggi è schiacciata, sotto il peso di tanti, troppi pensieri.
Domani devo tornare alla routine quotidiana, del Liceo. E in tredici anni di vita scolastica, non sono mai stato meno entusiasta. Non è pigrizia, nè altre venialità. E' proprio che non vorrei tornare in quella scuola, con quei compagni di classe e con quei professori. Ma non ne vorrei neppure altri ( oddio forse, su questo qualcosa si può fare ); vorrei semplicemente poter studiare a casa, ma da SOLO senza genitori/parenti vari. Vorrei solamente avere la MIA solitudine, come la intendo io, senza disturbi.
Ma che sogno a fare? Sono cose che non si possono fare. Ora è tempo di rimoboccarsi le maniche: la maturità, l'università, la patente e casa. Ho decisamente TROPPO da pensare. Non posso perdere tempo, non posso sbagliare. E in questa corsa, in una maniera o nell'altra, sarò solo. Non perchè forse qualcuno non c'è: ora come ora posso dire che ci sia qualche amico. Due o tre. Ma il fatto è che sono tutti lontani, quindi purtroppo c'è sempre da fare.
E anche i pensieri, pensieri che non posso soffocare ma che urlano e che vorrebbero abbandonare le mie labbra. Eppure, eppure non possono. Perchè non ci sono orecchie che sembri possano capire; forse, forse ho smesso di fidarmi, forse ho smesso di credere. Spero solamente, di potercela fare anche da solo. Spero ancora di più, di trovare quel cuore a me affine, che mi chiama a gran voce, urlando attraverso lo spazio.
Ma quando lo troverò? Non ho neppure il tempo di sorridere più. Come farò a cercarti? Come?
Mi troverai tu? Ma ci sapremo riconoscere.
Sono quasi le dieci. Ho troppo da fare. Devo scappare assolutamente.
Non V'aspettate niente di nuovo, le cose scorrono alla stessa maniera.
Ieri è stata una giornata che ha messo a dura prova i miei nervi. Sinceramente, sono sorpreso di essere sopravissuto abbastanza. Eppure, non è andato niente come avrei voluto ieri, tranne una cosa sola. Forse alla fine, quella più importante.
Ho sentito per la prima volta il piacere di guidare ieri. Mi sentivo così libero. Era come se finalmente vedessi una via di fuga. Eppure so che è un'illusione. Illusione che già oggi è schiacciata, sotto il peso di tanti, troppi pensieri.
Domani devo tornare alla routine quotidiana, del Liceo. E in tredici anni di vita scolastica, non sono mai stato meno entusiasta. Non è pigrizia, nè altre venialità. E' proprio che non vorrei tornare in quella scuola, con quei compagni di classe e con quei professori. Ma non ne vorrei neppure altri ( oddio forse, su questo qualcosa si può fare ); vorrei semplicemente poter studiare a casa, ma da SOLO senza genitori/parenti vari. Vorrei solamente avere la MIA solitudine, come la intendo io, senza disturbi.
Ma che sogno a fare? Sono cose che non si possono fare. Ora è tempo di rimoboccarsi le maniche: la maturità, l'università, la patente e casa. Ho decisamente TROPPO da pensare. Non posso perdere tempo, non posso sbagliare. E in questa corsa, in una maniera o nell'altra, sarò solo. Non perchè forse qualcuno non c'è: ora come ora posso dire che ci sia qualche amico. Due o tre. Ma il fatto è che sono tutti lontani, quindi purtroppo c'è sempre da fare.
E anche i pensieri, pensieri che non posso soffocare ma che urlano e che vorrebbero abbandonare le mie labbra. Eppure, eppure non possono. Perchè non ci sono orecchie che sembri possano capire; forse, forse ho smesso di fidarmi, forse ho smesso di credere. Spero solamente, di potercela fare anche da solo. Spero ancora di più, di trovare quel cuore a me affine, che mi chiama a gran voce, urlando attraverso lo spazio.
Ma quando lo troverò? Non ho neppure il tempo di sorridere più. Come farò a cercarti? Come?
Mi troverai tu? Ma ci sapremo riconoscere.
Sono quasi le dieci. Ho troppo da fare. Devo scappare assolutamente.
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No.
martedì 6 gennaio 2009 by Solodallamente
Ecco il primo post dell'anno nuovo.
Non V'aspettate niente di nuovo, le cose scorrono alla stessa maniera.
Ieri è stata una giornata che ha messo a dura prova i miei nervi. Sinceramente, sono sorpreso di essere sopravissuto abbastanza. Eppure, non è andato niente come avrei voluto ieri, tranne una cosa sola. Forse alla fine, quella più importante.
Ho sentito per la prima volta il piacere di guidare ieri. Mi sentivo così libero. Era come se finalmente vedessi una via di fuga. Eppure so che è un'illusione. Illusione che già oggi è schiacciata, sotto il peso di tanti, troppi pensieri.
Domani devo tornare alla routine quotidiana, del Liceo. E in tredici anni di vita scolastica, non sono mai stato meno entusiasta. Non è pigrizia, nè altre venialità. E' proprio che non vorrei tornare in quella scuola, con quei compagni di classe e con quei professori. Ma non ne vorrei neppure altri ( oddio forse, su questo qualcosa si può fare ); vorrei semplicemente poter studiare a casa, ma da SOLO senza genitori/parenti vari. Vorrei solamente avere la MIA solitudine, come la intendo io, senza disturbi.
Ma che sogno a fare? Sono cose che non si possono fare. Ora è tempo di rimoboccarsi le maniche: la maturità, l'università, la patente e casa. Ho decisamente TROPPO da pensare. Non posso perdere tempo, non posso sbagliare. E in questa corsa, in una maniera o nell'altra, sarò solo. Non perchè forse qualcuno non c'è: ora come ora posso dire che ci sia qualche amico. Due o tre. Ma il fatto è che sono tutti lontani, quindi purtroppo c'è sempre da fare.
E anche i pensieri, pensieri che non posso soffocare ma che urlano e che vorrebbero abbandonare le mie labbra. Eppure, eppure non possono. Perchè non ci sono orecchie che sembri possano capire; forse, forse ho smesso di fidarmi, forse ho smesso di credere. Spero solamente, di potercela fare anche da solo. Spero ancora di più, di trovare quel cuore a me affine, che mi chiama a gran voce, urlando attraverso lo spazio.
Ma quando lo troverò? Non ho neppure il tempo di sorridere più. Come farò a cercarti? Come?
Mi troverai tu? Ma ci sapremo riconoscere.
Sono quasi le dieci. Ho troppo da fare. Devo scappare assolutamente.
Non V'aspettate niente di nuovo, le cose scorrono alla stessa maniera.
Ieri è stata una giornata che ha messo a dura prova i miei nervi. Sinceramente, sono sorpreso di essere sopravissuto abbastanza. Eppure, non è andato niente come avrei voluto ieri, tranne una cosa sola. Forse alla fine, quella più importante.
Ho sentito per la prima volta il piacere di guidare ieri. Mi sentivo così libero. Era come se finalmente vedessi una via di fuga. Eppure so che è un'illusione. Illusione che già oggi è schiacciata, sotto il peso di tanti, troppi pensieri.
Domani devo tornare alla routine quotidiana, del Liceo. E in tredici anni di vita scolastica, non sono mai stato meno entusiasta. Non è pigrizia, nè altre venialità. E' proprio che non vorrei tornare in quella scuola, con quei compagni di classe e con quei professori. Ma non ne vorrei neppure altri ( oddio forse, su questo qualcosa si può fare ); vorrei semplicemente poter studiare a casa, ma da SOLO senza genitori/parenti vari. Vorrei solamente avere la MIA solitudine, come la intendo io, senza disturbi.
Ma che sogno a fare? Sono cose che non si possono fare. Ora è tempo di rimoboccarsi le maniche: la maturità, l'università, la patente e casa. Ho decisamente TROPPO da pensare. Non posso perdere tempo, non posso sbagliare. E in questa corsa, in una maniera o nell'altra, sarò solo. Non perchè forse qualcuno non c'è: ora come ora posso dire che ci sia qualche amico. Due o tre. Ma il fatto è che sono tutti lontani, quindi purtroppo c'è sempre da fare.
E anche i pensieri, pensieri che non posso soffocare ma che urlano e che vorrebbero abbandonare le mie labbra. Eppure, eppure non possono. Perchè non ci sono orecchie che sembri possano capire; forse, forse ho smesso di fidarmi, forse ho smesso di credere. Spero solamente, di potercela fare anche da solo. Spero ancora di più, di trovare quel cuore a me affine, che mi chiama a gran voce, urlando attraverso lo spazio.
Ma quando lo troverò? Non ho neppure il tempo di sorridere più. Come farò a cercarti? Come?
Mi troverai tu? Ma ci sapremo riconoscere.
Sono quasi le dieci. Ho troppo da fare. Devo scappare assolutamente.
1 commenti:
- XxRansiexX ha detto...
-
mercoledì, 07 gennaio, 2009
-
ti può forse consolare il fatto che un pò d giorni fa ho guidato e ho subito fatto il botto!!!XD
Cmq finito il liceo, l'università è completamente un altro mondo...nuove amicizie che potranno rilevarsi uniche e finché abbiamo delle speranze, il futuro ci attende...finché abbiamo dei ricordi, il passato dura...hai tanta forza di volontà, sono sicura che farai dei tuoi sogni la realtà...
Spero tanto che tu possa un giorno trovare la "felicità" che tanto desideri...
"Un amico lontano
è a volte più vicino
di qualcuno a portata di mano.
E' vero o no
che la montagna ispira più reverenza
e appare più chiara al viandante della valle
che non all'abitante delle sue pendici?"
Kahlil Gibran
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1 volte dentro te.:
ti può forse consolare il fatto che un pò d giorni fa ho guidato e ho subito fatto il botto!!!XD
Cmq finito il liceo, l'università è completamente un altro mondo...nuove amicizie che potranno rilevarsi uniche e finché abbiamo delle speranze, il futuro ci attende...finché abbiamo dei ricordi, il passato dura...hai tanta forza di volontà, sono sicura che farai dei tuoi sogni la realtà...
Spero tanto che tu possa un giorno trovare la "felicità" che tanto desideri...
"Un amico lontano
è a volte più vicino
di qualcuno a portata di mano.
E' vero o no
che la montagna ispira più reverenza
e appare più chiara al viandante della valle
che non all'abitante delle sue pendici?"
Kahlil Gibran
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