Miscellanea #73



Una delle cose che più apprezzo degli esseri umani è la loro capacità di essere un giorno prossimi alla morte, un giorno vicini all'euforia. Personalmente, sono una creatura d'Acqua, muto rapidamente d'umore e di pensiero a volte. Però porto sempre nel petto uno scrigno di ghiaccio. Tuttavia stamattina, anzi oggi, ho sentito quasi una giornata allegra capitarmi. Era inaspettata. Dopo che mi sono coricato con tanti pensieri, dovuti a ricomparse improvvise nella mia vita, risvegliarmi di buon umore era un caso. A volte mi domando se sia per colpa di quello che succede nei sogni miei che cambio umore poi una volta al risveglio.

Tuttavia, poi ho ripensato nel corso della mattinata a un post troppo bello del blog, di Ale, in cui raccontava della sua giornata londinese. Apparte il momento di tristezza per alcune riflessioni sulle mie future poche speranze di viaggio, ho apprezzato ancora una volta il suo modo di scrivere nel blog. Non so che c'entra, ma mi andava di dirlo.
Un altro argomento che vorrei ora sottolineare è che se riuscirò a diventare ricco, mi comprerò in blocco una libreria. Stamattina aspettando l'autobus, mi sono infilato nella nuova feltrinello che ha aperto alla stazione di piazza Garibaldi.
E' stato bello, dopo un giro primitivo, gettarmi prima a leggere alcune pagine di Tolkien, poi accarezzare qualche libro di musica e trovarmi sotto mano il libro di Amici, scritto da Pierdavide; ammetto, mi mettevo un po' vergogna, però sti cazzi, se ho deciso di fottermene me ne fotto. Tant'è che mi sono letto un bel po' e l'ho trovato bello. Niente del solito libro scontato mocciano, anzi. Ma da Pierdavide, non potevo non aspettarmi altro. Dopo averlo posato, mi sono buttato tra i Fiori del Male, di Baudelaire, in un'edizione economica di cui, devo ammettere, non m'è piaciuta molto la traduzione. Una rilettura veloce ad alcune poesie preferite dei Fiori del Male e la scoperta di alcune nuove e sono passato poi a leggere un libro fantasy, caruccio. Anche se devo dire troppo artificioso nello scrivere. Poi sono andato a leggere un po' di libri in lingua, Austen. Brwon e Carroll e infine mi sono guardato alcuni libri di Alchimia. Prima di uscire, ho salutato il Piccolo Principe.
Questo mi ha ricordato quanto mi piace leggere e quanto vorrei avere un'immensità di libri! A volte mi vengono le vertigini a pensar a quanti libri vorrei leggere! Cioè tutti i classici, ma non solo. Chissà se avrò mai il modo di farlo.


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Miscellanea #73

mercoledì 24 marzo 2010



Una delle cose che più apprezzo degli esseri umani è la loro capacità di essere un giorno prossimi alla morte, un giorno vicini all'euforia. Personalmente, sono una creatura d'Acqua, muto rapidamente d'umore e di pensiero a volte. Però porto sempre nel petto uno scrigno di ghiaccio. Tuttavia stamattina, anzi oggi, ho sentito quasi una giornata allegra capitarmi. Era inaspettata. Dopo che mi sono coricato con tanti pensieri, dovuti a ricomparse improvvise nella mia vita, risvegliarmi di buon umore era un caso. A volte mi domando se sia per colpa di quello che succede nei sogni miei che cambio umore poi una volta al risveglio.

Tuttavia, poi ho ripensato nel corso della mattinata a un post troppo bello del blog, di Ale, in cui raccontava della sua giornata londinese. Apparte il momento di tristezza per alcune riflessioni sulle mie future poche speranze di viaggio, ho apprezzato ancora una volta il suo modo di scrivere nel blog. Non so che c'entra, ma mi andava di dirlo.
Un altro argomento che vorrei ora sottolineare è che se riuscirò a diventare ricco, mi comprerò in blocco una libreria. Stamattina aspettando l'autobus, mi sono infilato nella nuova feltrinello che ha aperto alla stazione di piazza Garibaldi.
E' stato bello, dopo un giro primitivo, gettarmi prima a leggere alcune pagine di Tolkien, poi accarezzare qualche libro di musica e trovarmi sotto mano il libro di Amici, scritto da Pierdavide; ammetto, mi mettevo un po' vergogna, però sti cazzi, se ho deciso di fottermene me ne fotto. Tant'è che mi sono letto un bel po' e l'ho trovato bello. Niente del solito libro scontato mocciano, anzi. Ma da Pierdavide, non potevo non aspettarmi altro. Dopo averlo posato, mi sono buttato tra i Fiori del Male, di Baudelaire, in un'edizione economica di cui, devo ammettere, non m'è piaciuta molto la traduzione. Una rilettura veloce ad alcune poesie preferite dei Fiori del Male e la scoperta di alcune nuove e sono passato poi a leggere un libro fantasy, caruccio. Anche se devo dire troppo artificioso nello scrivere. Poi sono andato a leggere un po' di libri in lingua, Austen. Brwon e Carroll e infine mi sono guardato alcuni libri di Alchimia. Prima di uscire, ho salutato il Piccolo Principe.
Questo mi ha ricordato quanto mi piace leggere e quanto vorrei avere un'immensità di libri! A volte mi vengono le vertigini a pensar a quanti libri vorrei leggere! Cioè tutti i classici, ma non solo. Chissà se avrò mai il modo di farlo.


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