- Ritmo.
- martedì 25 maggio 2010
Se ci fate caso è un mese che non scrivo. Perchè? Perchè, non lo so. Ci sono sempre dtante cose da dire e così poca voglia di dirle. Fose perchè mi sono solo trovato a fare altro, o , forse perchè come sempre screivere nel blog è un desiderio che mi prende quando di solito sono altrove, magari in metro, per strada o in posti dove non posso fermarmi a postare insomma. A breve ricomincia la sessione e a breve { intendo proprio tra qualche minuto } inizierò a studiare. Non sono esami particolarmente impegnativi, visto che mi piacciono tutti di buongrado, ma, per avere i risultati che voglio, come sempre, dovrò mettermi sotto.
Il tempo si mantiene altalenante e, questa cosa, mi rinucora nonostante tutto. Almeno non vedo l'estate corrermi incontro furiosa, pronta a travolgermi coem sempre. Ma comunque quest'anno è diverso, quest'anno sono all'Università, metà della mia settimana la passo " a casa mia " da solo. In definitiva la mia vita è veramente cambiata tanto, ma ritengo strano attribuire questo cambiamento all'Università, quando alla fine in buona parte tutto, molto, parte da là.
Eppure questi cambiamenti, positivi o negativi che li reputo, sono comunque un nuovo fardfello da portare. Sempre di più da fare, sempre tanto da organizzare e sempre poco tempo e a volte, invece, nemmeno il modo di agire so. Alcuni avvenimenti me li vedo incombere, come spada di Damocle e più ci penso, e più sento l'angoscia fiorire in me. Spero tanto, in qualcosa. Non so in cosa, non se è in qualcuno, ma spero che un modo lo trovo. Spero di poter finalmente togliere la larva, il bozzolo ceh questa nuova vita ha avuto attorno e di poter sistemare qualche cosa. Cose non tanto piccole, che magari non sarebbero nemmeno di mia competenza vera e propria, ma che, in modi perversi, controversi e diversi toccano a me.
Penso anche al fatto che tra un po' farò vent'anni. Non son molto ottimista in merito e, tantomeno, voglioso di festeggiare questa cosa. Non so, mi mette veramente una bella dose d'ansia, pensare che sarò un ventenne. Tante volte, mi ricordo quando da liceale, anche, mi fermavo a pensare ai ventenni come adulti. Ed ora, un momento e sono anche io uno di quei ventenni di punto e in bianco.
E poi, poi ho veramente un mare di cose da voler dire, ma non riesco ora. Non so, c'è qualcosa che mi blocca.
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martedì 25 maggio 2010 by Solodallamente
Se ci fate caso è un mese che non scrivo. Perchè? Perchè, non lo so. Ci sono sempre dtante cose da dire e così poca voglia di dirle. Fose perchè mi sono solo trovato a fare altro, o , forse perchè come sempre screivere nel blog è un desiderio che mi prende quando di solito sono altrove, magari in metro, per strada o in posti dove non posso fermarmi a postare insomma. A breve ricomincia la sessione e a breve { intendo proprio tra qualche minuto } inizierò a studiare. Non sono esami particolarmente impegnativi, visto che mi piacciono tutti di buongrado, ma, per avere i risultati che voglio, come sempre, dovrò mettermi sotto.
Il tempo si mantiene altalenante e, questa cosa, mi rinucora nonostante tutto. Almeno non vedo l'estate corrermi incontro furiosa, pronta a travolgermi coem sempre. Ma comunque quest'anno è diverso, quest'anno sono all'Università, metà della mia settimana la passo " a casa mia " da solo. In definitiva la mia vita è veramente cambiata tanto, ma ritengo strano attribuire questo cambiamento all'Università, quando alla fine in buona parte tutto, molto, parte da là.
Eppure questi cambiamenti, positivi o negativi che li reputo, sono comunque un nuovo fardfello da portare. Sempre di più da fare, sempre tanto da organizzare e sempre poco tempo e a volte, invece, nemmeno il modo di agire so. Alcuni avvenimenti me li vedo incombere, come spada di Damocle e più ci penso, e più sento l'angoscia fiorire in me. Spero tanto, in qualcosa. Non so in cosa, non se è in qualcuno, ma spero che un modo lo trovo. Spero di poter finalmente togliere la larva, il bozzolo ceh questa nuova vita ha avuto attorno e di poter sistemare qualche cosa. Cose non tanto piccole, che magari non sarebbero nemmeno di mia competenza vera e propria, ma che, in modi perversi, controversi e diversi toccano a me.
Penso anche al fatto che tra un po' farò vent'anni. Non son molto ottimista in merito e, tantomeno, voglioso di festeggiare questa cosa. Non so, mi mette veramente una bella dose d'ansia, pensare che sarò un ventenne. Tante volte, mi ricordo quando da liceale, anche, mi fermavo a pensare ai ventenni come adulti. Ed ora, un momento e sono anche io uno di quei ventenni di punto e in bianco.
E poi, poi ho veramente un mare di cose da voler dire, ma non riesco ora. Non so, c'è qualcosa che mi blocca.
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