anno nuovo, quotes vecchie


Quest'anno, lo devo ammettere, ho sentito di meno il capodanno. E' stato molto più ovattato, qualcosa di più lontano e non fosse per il nuovo mese della Moleskine, le abbuffate e le piccole speranze sorte non avrei fatto differenza tra Dicembre e Gennaio ora iniziato.
2011. Non lo so, come ogni anno ho il mio delizioso terrore che mi paralizza quando penso a ciò che dovrebbe significare. Troppi cambiamenti, responsabilità e nuovi equilibri che vedo incombere verso di me, ma per cui non mi sento pronto. Magari sarò all'altezza, alla fine in un modo o nell'altro, le cose si superano. Ma stavolta, sento proprio un terrore irrazionale. Claustrofobico quasi. Forse è tutta questione di mix. Delle cose che si accavallano.

Chi decide quando non vale la pena lottare per qualcosa? Che regole applicare? Regole di Mercato? Etica? Cosa dice veramente quando è meglio lasciare stare. Perché diciamocelo, per quanto uno possa spingere in direzione opposta alla corrente, non la cambierà mai. Ma forse lo scopo è semplicemente spingere, darsi un motivo per farlo e passare il tempo a farlo. Ecco, quella del motivo è una cosa interessante. Ultimamente mi sento molto meno motivato alla vita in generale. Me ne rendo conto tardi, ma se una volta ero molto più sognatore, molto più proiettato verso il futuro, oramai sento quel soffio vitale fuori dalla carne, come se un languore mi tenesse in vita, ma non me ne desse motivi.
Quanti ragionamenti, per il due gennaio eh? Glisserò su quelli sentimentali che l'altro giorno mi angosciavano ancora.

Passiamo a un po' di quotes, che credo appaiano significative sempre se si hanno le capacità di collocarle al posto giusto e leggerle nell'ottica giusta.


"Ma tu sei sempre triste... come fai?" (cit.)
Va' che bella immagine che si ha di me. Ma forse non è tanto lontana dalla verità. La risposta è che non lo so, lo sono e basta. Sarà che la vita con me si è risparmiata la parte dell'infanzia e giovinezza serena e spensierata, sarà che sono emotivo o sarà che sono solo sfortunato... ma è così. Alla fine ci si fa l'abitudine a costo di un po' di vita e qualche passata di cinismo in più.

"Non dirti che devi. tu vuoi farlo" (cit.)
Hai fatto centro. Ma infondo è uguale. Per le mie concezioni pseudokantiane di etica e virtù e del loro rapporto con la felicità, sono un povero minchione che agisce a vuoto correttamente. Magari il karma, Dio o qualcun altro un giorno mi daranno una pacca sulla spalla. Anche per ora ho solo calci in culo. E la maggior parte me li do io da solo.


"Le cose belle succedono. Devi solo accettarlo, perché le cose belle accadono alle persone speciali. Te lo meriti." (cit.)
Ok, è una Menade che parla prima di usare il cuore di una shifter per fare un souffle. Ma il discorso è così calzato, e anche colei a cui lo rivolge. Io lo posso dire, non mi aspetto mai la parte positiva delle cose. Se scommetto testa, so che uscirà croce. Non sono pessimista, sono solo un ottimista realista, il che vuol dire che nel sapere che le cose vanno male, prendo la parte cattiva, la pulisco dalla merda e la rendo sufficientemente accettabile e la faccio mia, mi accontento. Forse il mio problema o la mia dote maggiore è che mi accontento spesso, sebbene sia fondamentalmente ambizioso. Se tiro una moneta e scommetto su testa, so che esce croce ma già sono pronto ad accettare e trovare le parti buone del fatto che sia uscito croce. Ok, suona troppo positivo, ma non lo è. Non lo è per niente. Vorrei solo che succedessero cose buone a me, per una volta. Sto scivolando nella banalità, è chiaro, ma è un discorso serio. Non parlo delle microcazzate quotidiane, ma in lungo raggio. C'è gente che ha culo in cose assurde, io mai. Ma I'm not complaining, perché se c'è una cosa di cui sono certo è che niente è gratis. Non mi convincerà mai nessuno del contrario, come mai nessuno mi farà smettere di sperare che sia così.


"Enigmatico ed affascinante, ipersensibile ed intuitivo tende a vivere nel sogno più che nella realtà. Per mostrare il suo vero volto ha bisogno di sentirsi apprezzato, amato, accettato, altrimenti si protegge rinchiudendosi nel suo guscio e diventando impenetrabile e indifferente ai clamori del mondo. Un sottile velo di malinconia allora, scende nel suo cuore, e di conseguenza si rifugia nella famiglia, negli affetti sicuri, in particolare in quello della madre, "colei che in assoluto sa amare". Basta uno sguardo severo, un gesto arrogante, un accenno di rimprovero a fargli cambiare subito umore, a farlo diventare introverso. La gente che non lo conosce bene, lo definisce "lunatico", ma se prova a scavare nel profondo, se si occupa di lui con tenerezza e affabilità, troverà una persona gentile, romantica, premurosa, capace di avvolgere con il suo calore e la sua bontà quanti lo amano. 

La natura sentimentale è molto sensibile ma riservata, difficilmente rivela le sue emozioni, per una sorta di timidezza innata che spesso è causa di malintesi. L'amore è per lui una cosa seria, da non prendere alla leggera, e quando ama lo fa in modo tenero, affettuoso; è devoto al partner, pieno di premure, ed incline alla gelosia. Ogni chiaroscuro del tono della voce del suo compagno lo infastidisce e una volta che i suoi sentimenti sono stati feriti, gli è impossibile dimenticare. C'è chi porta nella tasca della giacca un certificato di sana e robusta costituzione fisica, nella sua forse non ci sono le "carte" per il matrimonio, ma ciò vuol dire solo che le ha momentaneamente dimenticate. È infatti nel matrimonio che egli si sente maggiormente realizzato, perché ama la casa ed una sana vita domestica. Se quest'ultima non è serena, si sente profondamente infelice, mentre un bel rapporto d'amore prolunga idealmente quello che, durante la sua infanzia, ha vissuto con la madre; e, più gli ricorda i momenti felici e le situazioni gradevoli del passato, più è destinato a durare e ad imprimersi in modo indelebile nella sua anima. Come desidera corteggiare questo inguaribile romantico? Sguardi dolci, occhi che inconsapevolmente s'illuminano quando vedono la persona amata: ecco la sua arma di seduzione migliore! Il tutto condito da una speciale e rassicurante tenerezza materna. Per coloro che hanno la cuspide in Leone, anche il flirting e la passionalità, legata alla fisicità saranno importanti: ma mai più della relazione seria e duratura. E come vorrebbe essere corteggiato? Solleticare il suo spirito romantico non guasta mai, sarebbe ben felice di consumare una serata vicino ad una persona che si perda nei suoi occhi..., che lo faccia sentire unico ed importante [...] " (cit.)
Fanculo almanacco di Barbanera, fanculo cancro e fanculo cuspide in Leone.

1 volte dentro te.:

haukea ha detto...

la cosa bella degli 'anni nuovi' è che si ha l'impressione di cancellare tutto il passato, di gettarselo alle spalle come fogli accartocciati.
ma in realtà è sempre la stessa roba, trita e ritrita, forse anche peggio.

e se il karma è vero che gira come una ruota, la fortuna toccherà anche te, sempre che, cieca com'è, non sbagli a dare la pacca sulla spalla a qualcun'altro :D
:*

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anno nuovo, quotes vecchie

domenica 2 gennaio 2011


Quest'anno, lo devo ammettere, ho sentito di meno il capodanno. E' stato molto più ovattato, qualcosa di più lontano e non fosse per il nuovo mese della Moleskine, le abbuffate e le piccole speranze sorte non avrei fatto differenza tra Dicembre e Gennaio ora iniziato.
2011. Non lo so, come ogni anno ho il mio delizioso terrore che mi paralizza quando penso a ciò che dovrebbe significare. Troppi cambiamenti, responsabilità e nuovi equilibri che vedo incombere verso di me, ma per cui non mi sento pronto. Magari sarò all'altezza, alla fine in un modo o nell'altro, le cose si superano. Ma stavolta, sento proprio un terrore irrazionale. Claustrofobico quasi. Forse è tutta questione di mix. Delle cose che si accavallano.

Chi decide quando non vale la pena lottare per qualcosa? Che regole applicare? Regole di Mercato? Etica? Cosa dice veramente quando è meglio lasciare stare. Perché diciamocelo, per quanto uno possa spingere in direzione opposta alla corrente, non la cambierà mai. Ma forse lo scopo è semplicemente spingere, darsi un motivo per farlo e passare il tempo a farlo. Ecco, quella del motivo è una cosa interessante. Ultimamente mi sento molto meno motivato alla vita in generale. Me ne rendo conto tardi, ma se una volta ero molto più sognatore, molto più proiettato verso il futuro, oramai sento quel soffio vitale fuori dalla carne, come se un languore mi tenesse in vita, ma non me ne desse motivi.
Quanti ragionamenti, per il due gennaio eh? Glisserò su quelli sentimentali che l'altro giorno mi angosciavano ancora.

Passiamo a un po' di quotes, che credo appaiano significative sempre se si hanno le capacità di collocarle al posto giusto e leggerle nell'ottica giusta.


"Ma tu sei sempre triste... come fai?" (cit.)
Va' che bella immagine che si ha di me. Ma forse non è tanto lontana dalla verità. La risposta è che non lo so, lo sono e basta. Sarà che la vita con me si è risparmiata la parte dell'infanzia e giovinezza serena e spensierata, sarà che sono emotivo o sarà che sono solo sfortunato... ma è così. Alla fine ci si fa l'abitudine a costo di un po' di vita e qualche passata di cinismo in più.

"Non dirti che devi. tu vuoi farlo" (cit.)
Hai fatto centro. Ma infondo è uguale. Per le mie concezioni pseudokantiane di etica e virtù e del loro rapporto con la felicità, sono un povero minchione che agisce a vuoto correttamente. Magari il karma, Dio o qualcun altro un giorno mi daranno una pacca sulla spalla. Anche per ora ho solo calci in culo. E la maggior parte me li do io da solo.


"Le cose belle succedono. Devi solo accettarlo, perché le cose belle accadono alle persone speciali. Te lo meriti." (cit.)
Ok, è una Menade che parla prima di usare il cuore di una shifter per fare un souffle. Ma il discorso è così calzato, e anche colei a cui lo rivolge. Io lo posso dire, non mi aspetto mai la parte positiva delle cose. Se scommetto testa, so che uscirà croce. Non sono pessimista, sono solo un ottimista realista, il che vuol dire che nel sapere che le cose vanno male, prendo la parte cattiva, la pulisco dalla merda e la rendo sufficientemente accettabile e la faccio mia, mi accontento. Forse il mio problema o la mia dote maggiore è che mi accontento spesso, sebbene sia fondamentalmente ambizioso. Se tiro una moneta e scommetto su testa, so che esce croce ma già sono pronto ad accettare e trovare le parti buone del fatto che sia uscito croce. Ok, suona troppo positivo, ma non lo è. Non lo è per niente. Vorrei solo che succedessero cose buone a me, per una volta. Sto scivolando nella banalità, è chiaro, ma è un discorso serio. Non parlo delle microcazzate quotidiane, ma in lungo raggio. C'è gente che ha culo in cose assurde, io mai. Ma I'm not complaining, perché se c'è una cosa di cui sono certo è che niente è gratis. Non mi convincerà mai nessuno del contrario, come mai nessuno mi farà smettere di sperare che sia così.


"Enigmatico ed affascinante, ipersensibile ed intuitivo tende a vivere nel sogno più che nella realtà. Per mostrare il suo vero volto ha bisogno di sentirsi apprezzato, amato, accettato, altrimenti si protegge rinchiudendosi nel suo guscio e diventando impenetrabile e indifferente ai clamori del mondo. Un sottile velo di malinconia allora, scende nel suo cuore, e di conseguenza si rifugia nella famiglia, negli affetti sicuri, in particolare in quello della madre, "colei che in assoluto sa amare". Basta uno sguardo severo, un gesto arrogante, un accenno di rimprovero a fargli cambiare subito umore, a farlo diventare introverso. La gente che non lo conosce bene, lo definisce "lunatico", ma se prova a scavare nel profondo, se si occupa di lui con tenerezza e affabilità, troverà una persona gentile, romantica, premurosa, capace di avvolgere con il suo calore e la sua bontà quanti lo amano. 

La natura sentimentale è molto sensibile ma riservata, difficilmente rivela le sue emozioni, per una sorta di timidezza innata che spesso è causa di malintesi. L'amore è per lui una cosa seria, da non prendere alla leggera, e quando ama lo fa in modo tenero, affettuoso; è devoto al partner, pieno di premure, ed incline alla gelosia. Ogni chiaroscuro del tono della voce del suo compagno lo infastidisce e una volta che i suoi sentimenti sono stati feriti, gli è impossibile dimenticare. C'è chi porta nella tasca della giacca un certificato di sana e robusta costituzione fisica, nella sua forse non ci sono le "carte" per il matrimonio, ma ciò vuol dire solo che le ha momentaneamente dimenticate. È infatti nel matrimonio che egli si sente maggiormente realizzato, perché ama la casa ed una sana vita domestica. Se quest'ultima non è serena, si sente profondamente infelice, mentre un bel rapporto d'amore prolunga idealmente quello che, durante la sua infanzia, ha vissuto con la madre; e, più gli ricorda i momenti felici e le situazioni gradevoli del passato, più è destinato a durare e ad imprimersi in modo indelebile nella sua anima. Come desidera corteggiare questo inguaribile romantico? Sguardi dolci, occhi che inconsapevolmente s'illuminano quando vedono la persona amata: ecco la sua arma di seduzione migliore! Il tutto condito da una speciale e rassicurante tenerezza materna. Per coloro che hanno la cuspide in Leone, anche il flirting e la passionalità, legata alla fisicità saranno importanti: ma mai più della relazione seria e duratura. E come vorrebbe essere corteggiato? Solleticare il suo spirito romantico non guasta mai, sarebbe ben felice di consumare una serata vicino ad una persona che si perda nei suoi occhi..., che lo faccia sentire unico ed importante [...] " (cit.)
Fanculo almanacco di Barbanera, fanculo cancro e fanculo cuspide in Leone.

1 commenti:

haukea ha detto...

la cosa bella degli 'anni nuovi' è che si ha l'impressione di cancellare tutto il passato, di gettarselo alle spalle come fogli accartocciati.
ma in realtà è sempre la stessa roba, trita e ritrita, forse anche peggio.

e se il karma è vero che gira come una ruota, la fortuna toccherà anche te, sempre che, cieca com'è, non sbagli a dare la pacca sulla spalla a qualcun'altro :D
:*

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