Looks like a solo tonight.
- giovedì 31 marzo 2011
Nella mia vita ti avevo visto piangere solo altre due volte, prima di stasera.
Avevo nemmeno una decina scarsa d'anni, era una festa della mamma e io ero in cucina a darti il lavoretto fatto a scuola. Tu eri piegato davanti a me, che all'epoca non ero ancora molto più alto di te. Prendesti il regalo, che non ricordo cos'era, e ti mettesti a piangere.
Avevo diciannove anni appena fatti ed ero in clinica. Era un'altra giornata calda d'Estate. Avevamo paura che toccasse a me essere uno degli incurabili. Era mattina presto e tu come ogni mattina venivi presto, prima di andare a lavoro. Io ero a malapena sveglio e ti ho visto passare davanti alla porta, forse non ricordavi la stanza. Poi ti ho chiamato, o forse hai solo collegato... non ricordo bene. Mi hai guardato in quel letto di clinica, io ero pallido come al mio slito sebbene l'Estate. I miei libri di preparazione ai test dell'Università erano sul comodino. E sei scoppiato a piangere. Non ti sei commosso, no. Ti sei messo a piangere forte, scuotendo la testa. E ti nasconevi la faccia. E io non sapevo che fare, te lo giuro. Ti ho abbracciato e tu hai pianto come un bambino. Mai come quella volta ti ho risentito vicino, come non eri da anni oramai. Eri così fragile, così indifeso che ti ho amato tantissimo.
Quando stasera al telefono mi hai detto di sentirti "solo" non riuscivo nemmeno a credere che stessi piangendo. Magari mi sono illuso, ma la voce a me sembrava quella. Il fatto è che non riesco a collegarti forse a una persona che piange, che si commuove. Comunque mi hai lasciato senza parole. Mi sento così male a saperti solo. E' pensiero, anzi una serie di pensieri che faccio spesso. Penso a come sarebbe il mio mondo senza te e a come è il tuo mondo ora. Vorrei solo fosse meno difficile, meno incasinato e senza tutti questi problemi. Io ti accuso di tante cose. Ti vorrei dire che non è colpa tua molto di quello che è successo, ma non è così. Eppure ora non me ne frega. Avrai sbagliato o meno, ma io ti sento così vicino. Vorrei darti la serenità in quest'ultima fase della tua vita: già perché è facile da dimenticare, ma tu sei avanti con gli anni. E io ogni giorno penso a come mi sentirei se fossi lontano quando accadrà. Tante scene che non mi va nemmeno di scrivere, ma che mi tolgono il fiato e mi fanno davvero. E sono duro con te, sempre. Tu hai i tuoi meriti, per farmi essere così con te... ma allo stesso tempo, vorrei solo darti pace. Farò il possibile per esserti vicino, tu tieni duro. Mi manchi davvero tanto.
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Looks like a solo tonight.
giovedì 31 marzo 2011 by Solodallamente
Nella mia vita ti avevo visto piangere solo altre due volte, prima di stasera.
Avevo nemmeno una decina scarsa d'anni, era una festa della mamma e io ero in cucina a darti il lavoretto fatto a scuola. Tu eri piegato davanti a me, che all'epoca non ero ancora molto più alto di te. Prendesti il regalo, che non ricordo cos'era, e ti mettesti a piangere.
Avevo diciannove anni appena fatti ed ero in clinica. Era un'altra giornata calda d'Estate. Avevamo paura che toccasse a me essere uno degli incurabili. Era mattina presto e tu come ogni mattina venivi presto, prima di andare a lavoro. Io ero a malapena sveglio e ti ho visto passare davanti alla porta, forse non ricordavi la stanza. Poi ti ho chiamato, o forse hai solo collegato... non ricordo bene. Mi hai guardato in quel letto di clinica, io ero pallido come al mio slito sebbene l'Estate. I miei libri di preparazione ai test dell'Università erano sul comodino. E sei scoppiato a piangere. Non ti sei commosso, no. Ti sei messo a piangere forte, scuotendo la testa. E ti nasconevi la faccia. E io non sapevo che fare, te lo giuro. Ti ho abbracciato e tu hai pianto come un bambino. Mai come quella volta ti ho risentito vicino, come non eri da anni oramai. Eri così fragile, così indifeso che ti ho amato tantissimo.
Quando stasera al telefono mi hai detto di sentirti "solo" non riuscivo nemmeno a credere che stessi piangendo. Magari mi sono illuso, ma la voce a me sembrava quella. Il fatto è che non riesco a collegarti forse a una persona che piange, che si commuove. Comunque mi hai lasciato senza parole. Mi sento così male a saperti solo. E' pensiero, anzi una serie di pensieri che faccio spesso. Penso a come sarebbe il mio mondo senza te e a come è il tuo mondo ora. Vorrei solo fosse meno difficile, meno incasinato e senza tutti questi problemi. Io ti accuso di tante cose. Ti vorrei dire che non è colpa tua molto di quello che è successo, ma non è così. Eppure ora non me ne frega. Avrai sbagliato o meno, ma io ti sento così vicino. Vorrei darti la serenità in quest'ultima fase della tua vita: già perché è facile da dimenticare, ma tu sei avanti con gli anni. E io ogni giorno penso a come mi sentirei se fossi lontano quando accadrà. Tante scene che non mi va nemmeno di scrivere, ma che mi tolgono il fiato e mi fanno davvero. E sono duro con te, sempre. Tu hai i tuoi meriti, per farmi essere così con te... ma allo stesso tempo, vorrei solo darti pace. Farò il possibile per esserti vicino, tu tieni duro. Mi manchi davvero tanto.
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