I'll pack my ignorance and bliss.

Ieri è cambiata nuovamente la grafica del blog. Diciamo che tranne qualche accorgimento che ancora voglio fare qua e là (tipo scoprire perché last.fm e blogger si odiano fortissimo), direi che sarà piuttosto definitiva per un buon lasso di tempo, sia perché ne sono molto convinto sia perché la sbatta di rimettermi a piastricciare con 'ste robe non la avrò per un tot. di tempo.

Il Covo ha attraversato tante fasi, ma è sempre stato un posto un po' gutturale, quasi nascosto al mondo. Con questo cambio vorrei leggermente cambiarlo un po', poterci portare di me non solo il nero e lo sporco, ma anche altre cose che son parte di me e che mi rendono quello che sono, nel bene o nel male. Che sia parlarvi di serie tv, libri, cose di tecnologia o argomenti più leggeri di cui vi darò la mia richiestissima (#einvece) opinione, credo che il Covo possa accogliere tutto ciò. E quindi ecco spiegato il cambio di grafica che ci riporta più ad un concept di diario di viaggio, sempre segreto e super-stealth (che praticamente gossip girl ci fa una pippa a due mani).

Da ieri notte volevo scrivere questo post, spiegando la scelta del cambio grafica e delle nuova veste del Covo di Endimione, ma quando si dice il caso e il disegno inprescrutabile del Creatore,  stamattina una chiamata alle 7:35 ha praticamente messo sottosopra tutto. L'indesiderato/desiderato ritorno a quanto pare sarà più vicino di quanto io stesso potevo sperare e questo mi ha messo una dose di agitazione non indifferente. Già il ritorno di per sé, era qualcosa che guardavo con molta apprensione, ora viste le considerazioni che ci ruotano attorno la cosa diventa anche più ansiogena per me che già di mio sono tendenzialmente protratto al panico. Come al solito sono sicuro che ci sia meno di quanto sembra di preoccupante e di tanto strano, ma il problema non è come lo percepisco io, ma bensì colei che torna sia relativamente ai motivi che hanno anticipato il ritorno, sia per quello che troverà al ritorno. Sono un po' quelli i miei timori, che la pseudo-normalità di alcune dinamiche interpersonali, venga come al solito travisata e che questo ritorno porti con sé in primis un'ennesima dose di incomprensioni, rimorsi, rimpianti, e così via, così discorrendo e in secundis tutto ciò si amplifichi e coordini con quella che è la situazione qui, rendendo tutto come al solito vicino al dramma che però si consumerebbe in dimensioni che non posso immaginare. Il problema vero è proprio quello, l'incertezza attorno a tutta questa situazione, l'imprevedibilità di una formula potenzialmente esplosiva e la serie di variabili che non riesco a tenere sotto controllo e che vanno a cozzare contro quella che è invece la mia voglia ossessiva di controllo delle cose.
Fatto sta che devo iniziare a prepararmi. Darò una spinta a tutte le cose che avevo in programma di fare: dalla banale super-pulizia di casa alla macchina e a tutte le cose di lavoro. Ho anche barato e barerò, sperando di non dover portare niente sulla coscienza, creando un finto intoppo che creererà un leggero ritardo e che mi permetterà di finire Agosto così come era previsto, senza ritorni. Non c'è in questa scelta cattiveria o egoismo se non in una parte meno grande di quanto io stesso, nella mia iper-criticità verso me stesso non ritrovi. C'è, e credo di essere anche abbastanza onesto con me e con gli altri quando lo penso, una voglia di cercare di controllare le variabili del ritorno relative a ciò che si lega a questo ritorno e allo status dei rapporti che vengono a configurarsi insieme al ritorno.
Più ci penso, più l'ansia mi sale tuttavia. C'è da dirlo e da fronteggiarlo. Vero è che a Settembre andrò anche a parlare con qualcuno, quindi forse riuscirò a gestire tutto meglio.
Proverò a dormire un'altra oretta, sperando di riuscire a calmarmi un minimo.

 I think that life's too short for this
I'll pack my ignorance and bliss
I think I've had enough of this, Blow me on last kiss.