The role you were born to play.


Nonostante questa sia stata la priam puntata di Glee che mi abbia fatto scendere le palle a terra, il titolo mi ha fatto un po' pensare. A me capita spesso di avere qualcosa che per un motivo o per un altro mi lascia a riflettere. Quando vedo il telegiornale e sento di qualcuno morto per qualche fatalità, oppure davanti ad alcune parole. Ci sono cose che semplicemente ti lasciano un germe pensieroso nella testa. E così la frase "The role you were born to play".

Ho le mani sulla tastiera, vorrei dire tante cose ma è come se non sapessi la direzione giusta per battere i tasti correttamente e dire quello che sento dentro. Si ammassa tutto, come un gorgo in tubo, che ostruisce le tubature e impedisce all'acqua di defluire. In questo caso è la vita che non passa, intrappolata nella frustrazione e nel senso di fallimento che si son amalgamati in un ottimo tappo. La solitudine ha inspessito il nodo, facendolo diventare stepposo. False illusioni, speranze che non esistono, essere nato nella città sbagliata, nella famiglia sbagliata, essere nato sbagliato. Questo bolo che è là e non accenna a lasciarti in pace, a lasciarti vivere. Perché più speri che la vita prenda la piega per cui stai lavorando più rimani dove eri prima, con la cocente delusione a farti versare lacrime amare.

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The role you were born to play.

giovedì 15 novembre 2012


Nonostante questa sia stata la priam puntata di Glee che mi abbia fatto scendere le palle a terra, il titolo mi ha fatto un po' pensare. A me capita spesso di avere qualcosa che per un motivo o per un altro mi lascia a riflettere. Quando vedo il telegiornale e sento di qualcuno morto per qualche fatalità, oppure davanti ad alcune parole. Ci sono cose che semplicemente ti lasciano un germe pensieroso nella testa. E così la frase "The role you were born to play".

Ho le mani sulla tastiera, vorrei dire tante cose ma è come se non sapessi la direzione giusta per battere i tasti correttamente e dire quello che sento dentro. Si ammassa tutto, come un gorgo in tubo, che ostruisce le tubature e impedisce all'acqua di defluire. In questo caso è la vita che non passa, intrappolata nella frustrazione e nel senso di fallimento che si son amalgamati in un ottimo tappo. La solitudine ha inspessito il nodo, facendolo diventare stepposo. False illusioni, speranze che non esistono, essere nato nella città sbagliata, nella famiglia sbagliata, essere nato sbagliato. Questo bolo che è là e non accenna a lasciarti in pace, a lasciarti vivere. Perché più speri che la vita prenda la piega per cui stai lavorando più rimani dove eri prima, con la cocente delusione a farti versare lacrime amare.

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