L'amore è una cosa semplice.


Sì, l'ennesimo post autocommiserativo. Lo dico ora, spoilerandomi un po', ma permettendo a chi non voglia di non proseguire.

L'amore è una cosa semplice: quando lessi il titolo dell'album di Tiziano per la prima volta mi venne quasi da mandarlo a quel paese. Ma come? Album e album, di dolori e pianti cantati e poi te ne esci con "L'amore è una cosa semplice"? Col cazzo era la risposta che mi veniva in mente.

L'altra sera vidi la sua intervista alle Invasioni Barbariche. Forse per la prima volta, ho capito appieno cosa volesse dire: l'amore è tremendamente semplice, ma noi non vogliamo rendercene conto.
Attribuiamo forse all'aggettivo semplicitià delle caratteristiche disforiche che non ha: per noi "semplice" è nell'alone semantico di "bello", "buono", "genuino", "che dà felicità". Ma queste inferenze, questi collegamenti che facciamo nascono da una nostra chiave di lettura della realtà che, a pensarci bene non ha ancore, né appigli.

L'amore è una cosa semplice, nella maniera più disarmante che l'aggettivo semplice possa mai significare. Se ami qualcuno, non sai perché ma lo ami. Se qualcuno ti ricambia, non sai perché ma lo fa. Poi dopo puoi scervellarti, puoi sfialre tutti i motivi uno ad uno per giustificare, razionalizzare e categorizzare, ma tu avevi già la risposta prima. Ti può piacere la persona più sbagliata di questo mondo, quella che per 1001 motivi sai che non è razionalmente possibile per te, alla quale non puoi arrivare eppure è così semplice: ti piace, non c'è niente da fare. Siamo noi a complicare una realtà così semplice come quella dell'amore. Non è l'amore ad essere complicato, ma i contesti attorno a questo sentimento, ecco la verità.

"Vogliamo cose diverse, tutto qui"
"Lo so"
"E allora perché ci siamo visti questa sera?"
"...non lo so"
"Nemmeno io lo so, ma non c'è altro posto dove vorrei essere"

Se qualcuno ha visto l'intervista forse ricorderà però in che contesto Tiziano cita il titolo dell'album: in riferimento alla persona che l'ha lasciato di recente.  In effetti l'amore è semplice anche nei suoi confini negativi: quando una storia finisce, è semplice in realtà. Non sei più amato, non ami più. I motivi? Li trovi dopo, il sentimento viene prima (o meglio, la fine del sentimento). Ti piace qualcuno tantissimo, non ti ricambia; ti rendi patetico, ti riduci ad un guscio di te stesso ma infondo la cosa è semplice, tremendamente semplice.


Perché questo ragionamento, perché ora? Non è semplice, purtroppo. Non sono innamorato di nessuno, ho fatto i miei passi avanti da qualche mese. Ma mi manca l'amore? Mi manca forse un tipo d'amore diverso da quello che cerco? Forse mi manca il mio stesso amore?

"Tu ti sei cancellato dalla tua vita, non ci sei" è il mantra che mi risuona in testa tra una riflessione ed un'altra. Forse nasce da là. Eppure prima, quando ero amato e quando amavo, riuscivo anche a vedere a me stesso in maneira diversa (almeno per i primi tempi).

"I'm so awesome. I didn't realized how awesome I was until tonight." - "Why?" - "Because you are, like, the most amazing person I know... And, for some reason, I made you want to stay with me."


2 volte dentro te.:

Cristiano Mars ha detto...

..Già l'amore è una cosa semplice. E' estremamente semplice un amore che nasce, e ancora più semplice un amore che finisce. Certo, annesse ci sono tremila questioni differenti, ma alla fine è tutto così semplice.. ed incomprensibile.

Poi siamo noi, nell'uno o nell'altro caso, a dover tirare le somme. Ad aver a che fare con le conseguenze.. ma non c'è logica, non ci sono ragioni. Sic et simpliciter love.

i-Psoas ha detto...

L'amore è la peggio droga. Non ne abbiamo mai abbastanza.

Posta un commento

L'amore è una cosa semplice.

martedì 29 gennaio 2013


Sì, l'ennesimo post autocommiserativo. Lo dico ora, spoilerandomi un po', ma permettendo a chi non voglia di non proseguire.

L'amore è una cosa semplice: quando lessi il titolo dell'album di Tiziano per la prima volta mi venne quasi da mandarlo a quel paese. Ma come? Album e album, di dolori e pianti cantati e poi te ne esci con "L'amore è una cosa semplice"? Col cazzo era la risposta che mi veniva in mente.

L'altra sera vidi la sua intervista alle Invasioni Barbariche. Forse per la prima volta, ho capito appieno cosa volesse dire: l'amore è tremendamente semplice, ma noi non vogliamo rendercene conto.
Attribuiamo forse all'aggettivo semplicitià delle caratteristiche disforiche che non ha: per noi "semplice" è nell'alone semantico di "bello", "buono", "genuino", "che dà felicità". Ma queste inferenze, questi collegamenti che facciamo nascono da una nostra chiave di lettura della realtà che, a pensarci bene non ha ancore, né appigli.

L'amore è una cosa semplice, nella maniera più disarmante che l'aggettivo semplice possa mai significare. Se ami qualcuno, non sai perché ma lo ami. Se qualcuno ti ricambia, non sai perché ma lo fa. Poi dopo puoi scervellarti, puoi sfialre tutti i motivi uno ad uno per giustificare, razionalizzare e categorizzare, ma tu avevi già la risposta prima. Ti può piacere la persona più sbagliata di questo mondo, quella che per 1001 motivi sai che non è razionalmente possibile per te, alla quale non puoi arrivare eppure è così semplice: ti piace, non c'è niente da fare. Siamo noi a complicare una realtà così semplice come quella dell'amore. Non è l'amore ad essere complicato, ma i contesti attorno a questo sentimento, ecco la verità.

"Vogliamo cose diverse, tutto qui"
"Lo so"
"E allora perché ci siamo visti questa sera?"
"...non lo so"
"Nemmeno io lo so, ma non c'è altro posto dove vorrei essere"

Se qualcuno ha visto l'intervista forse ricorderà però in che contesto Tiziano cita il titolo dell'album: in riferimento alla persona che l'ha lasciato di recente.  In effetti l'amore è semplice anche nei suoi confini negativi: quando una storia finisce, è semplice in realtà. Non sei più amato, non ami più. I motivi? Li trovi dopo, il sentimento viene prima (o meglio, la fine del sentimento). Ti piace qualcuno tantissimo, non ti ricambia; ti rendi patetico, ti riduci ad un guscio di te stesso ma infondo la cosa è semplice, tremendamente semplice.


Perché questo ragionamento, perché ora? Non è semplice, purtroppo. Non sono innamorato di nessuno, ho fatto i miei passi avanti da qualche mese. Ma mi manca l'amore? Mi manca forse un tipo d'amore diverso da quello che cerco? Forse mi manca il mio stesso amore?

"Tu ti sei cancellato dalla tua vita, non ci sei" è il mantra che mi risuona in testa tra una riflessione ed un'altra. Forse nasce da là. Eppure prima, quando ero amato e quando amavo, riuscivo anche a vedere a me stesso in maneira diversa (almeno per i primi tempi).

"I'm so awesome. I didn't realized how awesome I was until tonight." - "Why?" - "Because you are, like, the most amazing person I know... And, for some reason, I made you want to stay with me."


2 commenti:

Cristiano Mars ha detto...

..Già l'amore è una cosa semplice. E' estremamente semplice un amore che nasce, e ancora più semplice un amore che finisce. Certo, annesse ci sono tremila questioni differenti, ma alla fine è tutto così semplice.. ed incomprensibile.

Poi siamo noi, nell'uno o nell'altro caso, a dover tirare le somme. Ad aver a che fare con le conseguenze.. ma non c'è logica, non ci sono ragioni. Sic et simpliciter love.

i-Psoas ha detto...

L'amore è la peggio droga. Non ne abbiamo mai abbastanza.

Posta un commento