Tired.

Ci sono momenti che arrivano all'improvviso. Come i temporali d'Estate, come un terremoto, come la fine di un storia. Momenti in cui mentre fai altro, basta una domanda di una amica "Che fai?" a farti fermare dal tuo scorrere esitenziale e a farti fermare due secondi, guardare in prospettiva la tua vita.

Sono stanco. Stanco. Sento il peso del mondo sulle mie spalle, sento la mia anima vecchia di mille anni. C'è un torpore, un languore di letto che mi chiama. Vorrei chiudere gli occhi e dormire, riposare. Lasciare che il mio cervello riposi, sogni spensierato. Vorrei spostare questa mano sullo sterno, vorrei respirare a pieni polmoni. Sento la stanchezza pervadermi i muscoli, indolenzirmi le articolazioni. Come Atlante reggo il mondo, reggo la mia vita e quella degli altri. Non è giusto, non dovrebbe esserlo, ma è così.
 
Atlante era un Titano, ma io? Io sono un ragazzo di 22 anni, ma sento un'anima stanca di mille anni.